Sembrerebbe che i denti da latte siano più soggetti all’insorgere di carie. Scopriamo insieme il perchè.
Lo spessore dello smalto del dente deciduo o è minore dello spessore dello smalto del dente permanente.
La camera pulpare, ovvero lo spazio in cui esiste il nervo che dà vita al dente, è più ampio rispetto alla camera pulpare dei denti permanenti. Questo significa che gli acidi di fermentazione dei batteri cariogeni hanno uno strato minore di smalto da intaccare prima di raggiungere rapidamente il nervo. Lo smalto dei denti decidui inoltre, è meno duro rispetto allo smalto di denti permanenti.
Immaginando il dente come un igloo, lo strato di ghiaccio esterno è lo smalto e lo spazio all’interno dell’igloo è la camera pulpare, lo spazio in cui c’è la sostanza vitale del dente. La dentina è quella porzione di dente che sta tra lo spazio vitale del dente e lo smalto.
I batteri della carie, si sviluppano maggiormente in un ambiente salivare condizionato dall’assunzione di numerosi zuccheri durante la giornata. La placca è l’accumulo di batteri presenti normalmente nel cavo orale che aderiscono al dente attraverso delle sostanze presenti nella saliva e che non sono rimossi dallo spazzolamento.
Se sommiamo i due aspetti, una dieta ricca di zuccheri e una bocca non spazzolata regolarmente, abbiamo una probabilità più alta che si sviluppino i batteri della carie. Se consideriamo poi che i denti decidui o da latte, hanno lo strato di smalto meno spesso, ecco spiegato perché i dentisti e gli igienisti dentali raccomandano l’uso dello spazzolino fin dalla prima comparsa dei denti.
E’ importante quindi effettuare controlli periodici dal dentista perché la carie, nei denti da latte, insorge più frequentemente nella zona tra un dente e l’altro, e diventa visibile solo quando è già profonda. Solo una attenta valutazione alla poltrona con la giusta illuminazione e adeguati strumenti diagnostici permette di intercettare precocemente una piccola lesione.